Barzellette sulla politica
"Che cosa si dice in Italia della situazione economica mondiale?" chiede la Regina.
"Siamo in lenta ripresa" risponde il Premier.
"E della lotta al terrorismo?"
"E' una questione molto delicata..."
Renzi viene poi interrotto dal rumore di una peta emessa da uno dei cavalli della Regina, la quale prontamente dice:
"Purtroppo ci sono cose della vita che neanche una Regina può tenere sotto controllo!"
"Ma si figuri" risponde con tono gioviale e galante Renzi "se non mi avesse detto niente avrei creduto che fosse stato uno dei suoi cavalli!"
- Mantenga la calma e mi dica dove vi trovate e quanti siete.
- Italia, 60 milioni.
"Ma cosa fa? Non si può parcheggiare qua!"
"Perché?"
"Come perché? Perchè qui ci passano Ministri, Deputati, Senatori..."
E il tizio:
"E che mi frega? Tanto io ho l'antifurto!!!"
Visita tutti i gironi fino a quando arriva a quello dei peccatori contro la storia.
Qui i vari peccatori della storia sono immersi nell'olio bollente e più sono gravi le loro colpe più sono immersi.
Alcuni sono immersi dalla cintola in su, altri con la testa fuori, altri sono totalmente sommersi.
Ad un certo punto Alessandra vede finalmente suo nonno Benito Mussolini che si trova immerso fino a metà petto.
La donna, rivolgendosi al diavolo che gli fa da cicerone dice: "Visto che ho ragione io: non era poi tanto cattivo".
E il diavolo accorgendosi della cosa urla: "Benito siamo alle solite, smonta subito dalla spalle di Adolf!"
Poi lo porta in una stanza dove ci sono miliardi di orologi appesi ai muri.
L'ometto incuriosito gli chiede spiegazioni e San Pietro spiega che sono collegati alla vita di ogni umano sulla terra, ognuno ha il suo tempo determinato e quando scade è l'ora di morire.
L'ometto nota che ce ne sono alcuni che periodicamente accelerano e chiede spiegazioni anche di questo e gli viene risposto che le accelerazioni corrispondono alle bugie che uno racconta durante la vita terrena, più bugie si dicono, prima arriva la propria ora. L'ometto ne nota uno sul soffitto con le lancette che corrono velocissime.
"Ma... e quello?".
"Quello è di Berlusconi, lo usiamo come ventilatore".
"Sono Einstein".
"Devi darmi una prova".
Einstein scrive una formula matematica e San Pietro lo riconosce e lo fa entrare.
Poi muore Picasso e San Pietro: "O anima, per lasciarti entrare devi dirmi chi sei".
"Sono Pablo Picasso".
"Dammi una prova".
Picasso dipinge una splendida tela e San Pietro lo riconosce e lo fa entrare.
Muore Berlusconi e San Pietro: "O anima dimmi chi sei?".
"Sono Berlusconi, mi consenta!!".
"Devi darmi una prova".
Berlusconi comincia a dire Mi consenta, etc etc".
"Si, ma tutti possono dire mi consenta, devi darmi una prova più concreta, anche Einstein e Picasso lo hanno fatto".
E Silvio: "Einstein, Picasso? E chi sono?".
E San Pietro: "Si, sei proprio Berlusconi.
Entra pure in paradiso".
Siccome l'ambiente è buio e triste si rivolge tutto sorridente a Lucifero: "Senti, ma non si potrebbe fare un po' di luce e di allegria qui dentro?".
"Va bene! Visto che sei Berlusconi, pensaci tu!".
Allora Berlusconi mette qui e là delle luci colorate e una musichetta allegra.
Il diavolo tutto contento per premio lo manda in Purgatorio.
Qui Berlusconi incontra Giuda: "Ciao Giuda! Un po' moscio l'ambiente qui, eh? Ci vorrebbero due lucette e qualche musichetta".
Giuda dopo averlo riconosciuto: "Allora perchè non ci pensi te?".
Sicchè Berlusconi trasforma il Purgatorio in un posto bellissimo, e Giuda per premio lo manda in Paradiso.
Qui Berlusconi incontra San Pietro: "Senti, San Pietro, vorrei parlare con Dio!".
"Con Dio? Ma tu chi sei? ...aahhh sei Berlusconi... va bene vai...".
Berlusconi entra nello studio di Dio e rimane li per più di un'ora.
San Pietro preoccupato si affaccia e vede un gran luccichio di luci e tutto un agitarsi di ballerine.
In un angolo scorge Dio con un braccio sulle spalle di Berlusconi che gli fa: "Dì un po' Silvio... ma sei proprio sicuro che io potrei fare il vicepresidente?"
Tutti sono in fermento per l'arrivo di un personaggio così importante, quindi apre la porta personalmente Dio.
Gli dà la mano, lo fa entrare ed inizia a presentarlo a tutti gli angeli.
Ad un tratto Berlusconi trema, sbianca... e sviene.
Il Signore si avvicina e gli dice sottovoce: "Silvio, ho detto San Pietro e non Di Pietro!"
In caso di diffusione della malattia potrebbero morire tutti i suoi elettori!