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Figlia esiliata in Siberia per punizione

Stati Uniti: la figlia è ribelle, i genitori decidono di esiliarla in Siberia a tempo indeterminato.
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Figlia esiliata in Siberia per punizione

Se credevate che trascorrere un sabato sera a casa chiusi in camera per punizione sia qualcosa di terribile, forse non conoscete la storia di Sofia Petrova, una ragazza americana di origini russe che viveva negli Stati Uniti insieme alla madre e al suo compagno.

Quando Sofia aveva ancora 15 anni, saltava spesso la scuola, stando fuori casa per giorni interi senza avvisare la famiglia. Le solite bravate da adolescente insomma! Però, stanchi del suo comportamento, la madre e il compagno hanno deciso di mandare Sofia in viaggio in Siberia per tre settimane, per trascorrere un po' di tempo con il padre genetico. Il problema è sorto tre settimane dopo, quando la ragazza si è accorta che non esisteva nessun biglietto di ritorno.

Inoltre, dato che Sofia era nata in Russia, non aveva modo di rientrare negli Stati Uniti senza l'autorizzazione della madre, che glie l'ha sempre negata. La sua storia è venuta alla ribalta un anno fa, quando la ragazza ha usato i social network per contattare l'ex fidanzato della madre, americano, che l'ha cresciuta come se fosse un padre.

L'uomo non aveva modo di farla rientrare negli Sati Uniti ma ha potuto farla ospitare dai suoi genitori in Marocco. Oggi la ragazza non ha più rapporti con la madre ma spera un giorno di poter reincontrare la sorella negli USA.

7 Dicembre 2015, di Fuoriditesta.it

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